Peter Kürten (1883-1931), noto come il Mostro di Düsseldorf, fu un serial killer tedesco attivo principalmente a Düsseldorf tra febbraio e novembre 1929. La sua storia è macabra e segnata da una lunga sequenza di crimini, che vanno dall'incendio doloso al furto, per culminare in aggressioni sessuali e omicidi.
Crimini:
Profilo psicologico:
Il profilo psicologico di Kürten è complesso. Fu descritto come un individuo con tendenze sadiche e una fascinazione morbosa per il sangue e la violenza. La sua infanzia fu segnata da abusi e deprivazione, fattori che potrebbero aver contribuito allo sviluppo della sua personalità disturbata. Si specula che soffrisse di https://it.wikiwhat.page/kavramlar/disturbi%20di%20personalità.
Cattura e processo:
La cattura di Kürten avvenne grazie a una combinazione di testimonianze, indagini della polizia e, ironicamente, la sua stessa presunzione. Infatti, Kürten, dopo essersi sposato, si confidò con sua moglie riguardo ai suoi crimini, e lei, terrorizzata, lo denunciò alla polizia. Il https://it.wikiwhat.page/kavramlar/processo a Kürten attirò grande attenzione mediatica e si concluse con la sua condanna a morte.
Esecuzione:
Peter Kürten fu giustiziato tramite ghigliottina il 2 luglio 1931 nella prigione di Klingelpütz a Colonia. Prima di morire, chiese di poter ascoltare il suono della lama che cadeva, dimostrando fino alla fine una macabra curiosità per la morte.
Eredità:
Il caso di Peter Kürten rimane uno dei più famigerati nella storia criminale tedesca. La sua storia ha ispirato libri, film e studi criminologici, contribuendo alla comprensione del comportamento dei serial killer e alla profilazione criminale. Il "Mostro di Düsseldorf" è diventato un simbolo di https://it.wikiwhat.page/kavramlar/violenza e depravazione.
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